Io sto con gli animali di Andrea Avagnina

Volatili in difficoltà

L’inizio della primavera ci porta il cinguettio allegro dei tanti uccelli impegnati nell’allestimento del nido e presto nuove vite schiuderanno e con loro anche qualche problema.
Vediamo allora alcuni consigli per chi dovesse imbattersi in un uccello in difficoltà o presunto tale, per evitare che il soccorritore improvvisato possa arrecare più danno che beneficio con il suo intervento.
I rondoni trovati a terra vanno sempre soccorsi, perché una volta sul terreno non riescono a riprendere autonomamente il volo, anche se privi di particolari danni funzionali: se si tratta di un adulto senza apparenti lesioni, si può provare con molta cautela a lanciarlo con le mani, ovviamente da terra e sopra una superficie erbosa che ne possa attutire l’eventuale caduta ma in caso di fallimento occorrerà chiedere immediatamente aiuto al Centro di Recupero più vicino.
Se si tratta di un piccolo, incluso quello di rondine o balestruccio, ed il nido è accessibile (come accade spesso nelle vecchie stalle), si può tentare di rimetterlo al suo posto affidandolo alle cure parentali, in caso contrario andrà avvisato il CRAS.
Per gli altri tipi di volatili occorre distinguere se si tratta di adulti o nidiacei: gli adulti che non volano devono essere sempre soccorsi mentre per i giovani è più problematico, perché molto spesso fuoriescono spontaneamente dal nido per proseguire lo svezzamento a terra sotto l’attento controllo dei genitori.
In questo caso raccoglierli potrebbe essere più dannoso che utile, sempre che non ci siano pericoli imminenti dai quali sottrarli come auto o predatori nei paraggi.
Per capire se i genitori sono in zona dobbiamo osservarli da una distanza di sicurezza per parecchi minuti (anche più di mezz’ora) e se non dovessero farsi vedere, allora una telefonata al CRAS sarà più che doverosa.
In ogni caso mai prendere iniziative autonome in merito al trasporto ed all’alimentazione, ma lasciarsi guidare dai consigli degli esperti.
Buona primavera a tutti!