Via che vai di Anna Maria Faloppa

Via Mario Garzino

La nuova traversa di via Pignari, aperta nell’omonima regione storica a sud-est della Cattedrale oltre il Rio Torto, è intitolata dal Consiglio comunale unanime “via  Mario Garzino”, il 28 marzo 1965 (verbale n.40) nel ventennale della Liberazione, accogliendo la proposta del consigliere liberale  avv. Nino Bonelli, ex deportato politico.
Negli anni ’40, Pasquale e Domenica Garzino gestiscono la panetteria di piazza Vittorio Emanuele II angolo chiassetto di Venezia (ora piazza Risorgimento angolo via Deportati ebrei) con i figli Agnese e Giovanni. Il piccolo di casa, Mario (Saluzzo,1.09.1928 - Mauthausen,23.04.1945), che ha dimostrato di amare lo studio, frequenta con profitto il Liceo classico.
Di formazione cattolica, è un ragazzo entusiasta e sensibile, consapevole di quanto accade intorno; per questo, conseguita diligentemente la licenza ginnasiale, il 23 agosto 1944 lascia l’amatissima famiglia e raggiunge in Val Varaita i partigiani della 181a Brigata  Garibaldi, adottando il nome di battaglia “Margherita”. 
Subito si guadagna la stima e la gratitudine dei compagni e del comandante, che ne rispetta l’ideologia politica diversa pur nel comune impegno antifascista, per la prontezza e il coraggio con cui svolge le missioni. 
Alla cattura da parte dei nazifascisti, avvenuta il 18 novembre 1944 sui monti di Brossasco, seguono duri interrogatori e il trasferimento nel campo di transito di Bolzano. Qui il fallimento di un tentativo di fuga affretta la deportazione nel campo di sterminio di Mauthausen (12 gennaio 1945): una prova tremenda  affrontata con una dignità e una maturità ben superiori all’età di Mario,  ucciso a pochissimi giorni, se non ore, dalla liberazione del campo. 
Alla sua memoria è concessa dal Ministero della Difesa la Medaglia di bronzo, che l’on. Sandro Pertini, allora Presidente della Camera, consegna ai fratelli il 3 settembre 1973 in occasione della cerimonia commemorativa del 30° della lotta di Liberazione, tenuta nei Giardini “La Rosa Bianca”.