Saluzzo: La delicata situazione delle case di riposo

Rsa: serve uno sforzo in più della Regione

La difficile situazione economica delle strutture per anziani è all’oggetto di una lettera arrivata sui tavoli della giunta regionale. Il documento fa seguito all’istituzione del tavolo tecnico per l’applicazione dell’accordo sulla gestione post emergenza delle Rsa siglato il 10 maggio scorso tra la Regione e i gestori delle Residenze piemontesi. Ma i termini dell’intesa non trovano tutti d’accordo.
L’associazione provinciale cuneese Case di Riposo, le Diocesi di Pinerolo e del Cuneese e la Diaconia Valdese ritengono insufficienti le misure finora previste dalla regione per sanare la crisi delle Rsa e scrivono al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e all’assessore alla programmazione socio-assistenziale e socio-sanitaria Maurizio Marrone. Quattro le richieste di avanzate: un intervento economico urgente e straordinario per far fronte all’eccezionale aumento dei costi per l’energia e i dispositivi di sicurezza anti-Covid ulteriore a quanto già previsto nell’accordo del 10 maggio; l’adeguamento Istat delle rette riconosciute dalla Regione alle Rsa, bloccate dal 2013: il 3,9% stabilito dalla Regione non sarebbe sufficiente. I sottoscrittori chiedono l’incremento del budget per aumentare il numero dei posti letto in convenzione e, per le famiglie che pagano la retta intera (che sono circa il 57% del totale), l’esclusione dalla tariffa del costo del direttore sanitario e del personale sanitario.

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