Io sto con gli animali di Andrea Avagnina

Quel giorno che aspettammo i lupi nella tormenta

Era l’inizio di aprile dello scorso anno e mentre in pianura sbocciavano i primi germogli, in montagna era ancora inverno anche se, purtroppo, la neve restava la grande assente.
Reduce da un incontro con un lupo che mi aveva regalato uno scatto indimenticabile, con i suoi occhi di brace che mi guardano dall’alto di una stampa gigante ogni qual volta apro la porta di casa, consultavo quotidianamente il meteo in attesa del giorno giusto che finalmente sembrava essere arrivato.
Rapida telefonata a Fulvio, compagno di tante avventure, ed il piano è pronto: la zona del mio precedente incontro era ancora calda, con segni di passaggi recenti a testimoniare che quello che avevo trovato era un posto buono, non un’area di caccia bensì un punto di passaggio, una zona di confine utilizzata dal mio branco per marcare e sorvegliare il territorio onde evitare incursioni non autorizzate da parte di altri lupi.
Partiamo con la pioggia a notte fonda, scendiamo dall’auto sotto una lieve nevicata e poi ci dirigiamo nel bosco alla luce fioca delle frontali per non disturbare i suoi abitanti.
Giunti in radura montiamo il capanno mentre i fiocchi si infittiscono e attendiamo l’alba con i teleobiettivi puntati sul bosco: “pensa uscissero adesso tra gli alberi in mezzo alla tormenta!” è stata la frase più gettonata in quelle lunghe ore di attesa ed adrenalina, arrivando a immaginare l’arrivo del branco intero verso di noi, tutti rigorosamente in fila indiana per risparmiare energie, sotto una nevicata da sogno…
Quel giorno il grande carnivoro non si fece vedere e solo uscendo dal capanno (un insieme di teli mimetici impermeabili) ci rendemmo conto che la nevicata tanto attesa forse aveva esagerato: 60 centimetri di farina avrebbero comunque spinto i lupi ad attendere ancora un po’ prima di uscire allo scoperto, nonostante la lora abilità a muoversi anche in neve alta.
è stata un’uscita a vuoto? Assolutamente no, ore spese in natura, in buona compagnia, sono per me un nutrimento per l’anima ed il corpo e di questo sarò sempre grato al meraviglioso pianeta che ci ospita e che rispettiamo troppo poco…