Fermo immagine di Alberto Abbà

Buon compleanno

“Ma se ti piace scrivere, perché non lo fai?” Il mio grillo sulla spalla se ne uscì così. Lo ascoltai e cercai un concorso letterario che mi desse un argomento, un limite di battute e una scadenza. Lo trovai in quel di Alba: “Bere il territorio”. L’opportunità di raccontare un luogo a me caro, che profumava di famiglia, vino e tradizioni. Vinsi quel concorso in un giorno di marzo che resterà scolpito e che mi regalò anche la musica e la conoscenza di persona di Gianmaria Testa. La sua “Ca sla colina” era anche la mia.
Mario Banchio, l’allora direttore del Corriere di Saluzzo mi chiamò. Intervista e richiesta di collaborazione. La mia risposta fu una rubrica che volevo portasse già nel nome il suo senso. Stilai una lista di parole, quasi tutte in coppia, simpatiche, assurde, ironiche, classiche. 
“Fermo Immagine” vinse alle mie elezioni bulgare, il mio voto soltanto bastò.
Fissare quell’attimo e provare a raccontarlo. Un momento, un fatto, un colore, un’emozione, un gesto. Persone conosciute e sconosciute, storie vere o inventate. Roba mia e roba d’altri. Quindici gli anni passati, 365 pezzi, che messi in fila sono uno al giorno per un anno intero. Una collana di pensieri che mi hanno dato l’opportunità di raccontare e di condividere il mio sguardo sul mondo e il mio sentire.
Arrivare puntuale all’appuntamento, affamato di spunti utili da recuperare ad ogni giro in ogni dove.
Il mantenimento di una scrittura a mano in prima passata, sopra ad agende e quaderni. A volte con una calligrafia scarabocchiata da far fatica io stesso a capirla durante la ricopiatura al computer. Ad ogni rilettura qualche colpo di scalpellino a rifinire ed ecco la forma uscire dal quel ciocco di legno grezzo in cui si annidava l’idea. 
Una delle mille possibili certo, ma a mia (fermo) immagine e somiglianza. 
albiabba@libero.it