Io sto con gli animali di Andrea Avagnina

Arriva l’autunno

Anche se quest’anno l’estate pare non voglia abbandonarci più, i primi segni del cambio di stagione sono ben visibili nei boschi delle nostre vallate e appaiono sempre più evidenti con il salire della quota. Il caldo anomalo continua a regalarci funghi in quantità, mentre più in alto molto presto i larici indosseranno il manto dorato.
è il momento magico in cui la flora si prepara al lungo riposo invernale mentre per la nostra fauna il discorso è più complicato, perchè a fronte di alcune specie che, come le piante, si preparano ad affrontare il lungo e rigido inverno, per altre l’autunno è segno di rinascita ed apertura a nuove vite. Le marmotte, per esempio, si apprestano a chiudere con terra e pietre le loro tane, veri e propri complessi di gallerie interrotti da camere di svernamento che si estendono per molti metri, dove a stretto contatto reciproco trascorreranno il lungo inverno alpino, con l’organismo che scenderà ad una temperatura di 5/6 ° c. ed un peso corporeo che in primavera potrà essere ridotto anche del 50%.
Al contrario, per altri animali come cervo e camoscio, l’autunno rappresenta la stagione degli amori che assicurerà il perpetuarsi della specie e mentre i boschi risuonano dei bramiti dei cervi, più in alto il camoscio è quasi pronto per i lunghi inseguimenti tra maschi, tipici rituali che si ripetono intorno a novembre. Il re delle Alpi, lo stambecco, attenderà addirittura la fine dell’anno per accoppiarsi, scegliendo i versanti più assolati per il corteggiamento nuziale, fatto di sonore cornate che raramente causeranno gravi danni allo sconfitto.
E se la pernice bianca e l’ermellino indosseranno il candido mantello che li aiuterà a mimetizzarsi al meglio negli ambienti innevati, i giovani lupi, lasciati i siti di rendez-vous, seguiranno invece il branco per le loro prime battute di caccia, imparando dagli adulti le tecniche di sopravvivenza, perché l’inverno è una bestia dura anche per dei superpredatori come loro.
Una raccomandazione: se durante un’escursione ci capitasse di avvistare un selvatico, godiamo della magia di quell’incontro e non spaventiamolo inutilmente cercando di avvicinarlo. La fuga nella neve è in grado di bruciare in pochi secondi grandi quantità di energia accumulata faticosamente nella bella stagione!