Valle Varaita : Quattro comuni presentano il progetto “Pascoliamo”

Puntare sulla riqualificazione dei pascoli

È un imponente progetto quello candidato nelle scorse settimane dall’Unione Montana Valle Varaita nel bando “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni”. Il titolo rimanda direttamente all’obiettivo prefissato dal bando: il recupero dei pascoli dell’alta e della media Valle Varaita. “Pascoliamo” (per esteso “Pascoli per la conservazione ambientale, la resilienza e lo sviluppo dell’allevamento e dell’economia di montagna”) si prefigge di essere un’iniziativa importante sul piano della qualificazione del sistema pascolivo del territorio. Gli interventi progettati riguardano un’area che include i Comuni di Bellino, Frassino, Sampeyre e Pontechianale, dove le aree adibite a pascolo, anche di proprietà comunale, superano gli 8.300 ettari, pari al 97 % della superficie agricola utilizzata e ad oltre il 30% di superficie comunale. Si prevedono interventi a seconda della porzione di valle interessata. In alta Valle sono stati progettati il miglioramento delle superficie pascolive già adibite a quella funzione, con il recupero della superficie erbosa e la rimozione della vegetazione “invasiva”: ciò permetterà, secondo l’idea progettuale presentata dall’ente, un’estensione delle superfici utilizzabili per il pascolo del bestiame. Altri interventi riguardano la viabilità pastorale di accesso agli alpeggi. 
In media Valle, le opere saranno maggiormente dedicate al recupero dei pascoli in zone attualmente non utilizzate perché interessate dalla crescita delle aree boschive. Il progetto, prevede quindi il diradamento della vegetazione arborea in conformità con la pianificazione forestale attualmente in vigore in Piemonte. Su tutto il territorio, potrebbero sorgere nuovi punti di abbeveramento per il bestiame. Una parte importante, riguarda la regolamentazione per la posa delle recinzioni e per la delimitazioni degli spazi, individuando quelli ad uso esclusivamente pascolivo e quelli ad uso produttivo e turistico. 
I piani pascolivi saranno, di conseguenza, comprensivi di linee guide comuni per la gestione degli alpeggi ma anche di attività di formazione rivolte alle imprese agricole. 
Una lunga lista di opere e di interventi, i cui costi raggiungono l’importante cifra di 2 milioni e 700 mila euro circa.