In salute di Cristina Bosco

Dottore, cos’è il microbiota?

Il microbiota è l’insieme di circa 100 trilioni di batteri che convivono nel nostro intestino e in misura minore nello stomaco. 
È un ecosistema molto complesso, un insieme di organismi eterogeneo che abita il nostro intestino e con esso coopera. 
Ad esempio, quando la distribuzione di questi organismi è ottimale, lavora in modo ottimale anche il nostro sistema immunitario, il quale dipende dall’interazione tra il microbiota intestinale e gli organi linfatici presenti, così come alcuni aspetti della funzionalità del nostro cervello sono correlati con il microbiota e sono in grado di influenzarsi reciprocamente. I probiotici (batteri) utili sono meno del 10% e sono principalmente costituiti da Lattobacilli e Bifidobatteri. 
Altri batteri sono definiti commensali cioè non agiscono per il benessere, ma non creano danno. Infine alcuni batteri sono potenzialmente nocivi e in grado di causare patologie in caso di eccessiva proliferazione. 
Quando il microbiota è nel suo corretto equilibrio si definisce in eubiosi, condizione che può evolvere in disbiosi, quando l’equilibrio batterico si altera a livello qualitativo e quantitativo. La nuova condizione comporta il rischio di patologie non soltanto intestinali e gli effetti più immediati sono un aumento della permeabilità intestinale e una risposta infiammatoria con sintomi quali dolori addominali, diarrea, stipsi e gonfiore, ma se la situazione peggiora, possono verificarsi malattie infiammatorie croniche intestinali (colon irritabile e intolleranze alimentari). Esiste una correlazione con la disbiosi anche per patologie come cistiti ricorrenti, prostatiti, allergie, depressione, obesità, aterosclerosi e diabete. Le cause dell’alterazione sono diverse e possono essere la dieta, i farmaci, l’età, le infezioni intestinali e lo stress. 
Per mantenere in eubiosi l’intestino il più possibile è bene seguire una dieta varia e assumere probiotici (fermenti lattici) e prebiotici, un alimento non digeribile che stimola selettivamente la crescita e l’attività di alcune specie batteriche già residenti per favorire l’equilibrio della flora batterica.