Acchiappamostre di Anna Cavallera

La mostra della settimana

Per chi volesse fare una piccola fuga in Costa Azzurra nell’attesa della primavera, l’artista saluzzese Guido Palmero, classe 1952, ex docente di Educazione Artistica nella Scuola Media cittadina oggi in pensione, e noto come “l’artista dei parabrezza”, offre un valido motivo, con la sua ultima mostra intitolata «L’Art de parabrise» che si concluderà sabato 1° marzo a Nizza. 
La rassegna, allestita presso la Gallerie Ferrero di rue droit 19, propone un importante nucleo di lavori, ventisei per la precisione, maggiormente rappresentativi della “retropittura”, la particolare tecnica in cui Palmero si è distinto e per la quale è ormai noto al pubblico internazionale. Negli ambienti espositivi nizzardi spiccano infatti i suoi lavori realizzati su 5 parabrezza della Vespa, 2 su portelloni della Renault 4, uno su di una portiera Citroen 2cv, 9 su differenti parabrezza d’automobile, 5 su finestrini di Fiat Panda, oltre a una miniatura di muso di un furgone WV T2. 
Abbiamo raggiunto l’artista telefonicamente, mentre si stava dedicando ad una visita guidata ad una delegazione di signore cinesi molto interessate alle sue opere e gli abbiamo chiesto un commento su quest’ultima esposizione. «Sono lavori su vari temi che spaziano da soggetti anonimi in Vespa, a cantanti come Pavarotti, la Callas - anche lei sempre in Vespa - ad altrettante personalità della Storia dell’Arte e grandi nomi del cinema» - dichiara l’artista, proseguendo: «Vi è quindi un portellone della serie “Viaggio nelle capitali europee - Londra” che non presenta persone ritratte nell’abitacolo, ma una visuale dei principali monumenti della città. Lo specchietto retrovisore è in realtà un vero specchio originale, affinché chi osserva il quadro possa specchiarsi ed avere così l’impressione di trovarsi in automobile». 

Le altre mostre

Dal 1° marzo al 29 giugno il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella di Torino presenta «Paul Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure», l’importante rassegna incentrata sul libro intitolato “Il diario di Noa Noa”, scritto da Gauguin dopo il suo primo viaggio a Tahiti. 
Arricchito da splendide xilografie stampate dal suo amico Daniel de Monfreid, il libro è stato realizzato in occasione del suo rientro a Parigi e racconta la vita nelle isole polinesiane, i miti e le credenze ancestrali che scandivano la vita quotidiana. Unendo i racconti di Tehuana, la giovane compagna tahitiana, Gauguin riuscì a realizzare un’opera che fece scalpore, ponendolo all’attenzione del mondo parigino dell’epoca.
Ad accompagnare i lavori dell’artista, è presente un dipinto ad olio intitolato Tahitiana, del 1891 circa, proveniente dalla prestigiosa collezione del critico d’arte Giovanni Testori e di Alain Toubas, della Compagnia del Disegno di Milano. Oltre a due sculture, segue l’importante disegno a monotipo Studio di braccia, mani e piedi, proveniente dalla storica cartella di disegni salvati dal rogo dei suoi averi, ordinato dalle autorità religiose dell’isola. La mostra prosegue con una serie di stampe litografiche realizzate per illustrare Avant et Apres, una sorta di testamento spirituale che l’artista terminò di scrivere due mesi prima della sua morte. Un nucleo di opere testimoniano, invece, i fatti precedenti al viaggio in Polinesia, come il soggiorno in Bretagna, in particolare nel piccolo paese di Pont Aven, da cui prese nome la Scuola di Pont Aven.
Qui parteciparono numerosi artisti, quali ad esempio Émile Bernard, Ponthier de Chamaillard, Maurice Denis e Maxime Maufra, presenti con dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. 
Uno spazio è dedicato al travagliato rapporto tra Gauguin e Van Gogh, con opere e documenti che fanno da cornice.
Una parte particolarmente interessante, è quella dedicata all’esposizione dei fogli del suo taccuino personale dove, tra schizzi e studi di personaggi e animali, vi sono le contabilità dei dipinti venduti, scambiati o regalati e in cui si intravede la complessa rete di rapporti e amicizie tra Gauguin e i personaggi del suo tempo.  
Orari: dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 18:30. Sabato e domenica dalle ore 9:30 alle 19:30.