I ragazzi leggono di Mara Dompè

Una giusta distanza

Qual è la giusta distanza? Quella che un fotografo deve mettere tra sé e l’oggetto da ritrarre. Se si è troppo lontani, lo scatto non sarà buono, ma non lo sarà neppure se si è troppo vicini: «non si deve cadere dentro a quello che si fotografa». Almeno, questo è il pensiero di Robert Capa, figura fondamentale del fotogiornalismo e del reportage di guerra. È lui il protagonista del romanzo di Luca Cognolato e Silvia Del Francia, che ci racconta le sue incursioni in prima linea, accanto ai soldati, tra campi minati, bombe e scariche di mitra, negli anni della Seconda Guerra Mondiale. 
Il romanzo ricostruisce la campagna degli Alleati nel Nordafrica contro italiani e tedeschi, il successivo sbarco in Sicilia e la risalita in Italia, la fase dello sbarco in Normandia, la liberazione di Parigi, l’atterrita incredulità di fronte ai campi di sterminio al di là del Reno. E intanto ci racconta del fotografo ungherese Robert Capa, della sua passione per la verità, del suo bisogno di esserci per documentare, e quindi di combattere la paura di lanciarsi col paracadute nella notte nera, di affrontare mille volte la morte insieme a tanti ragazzi giovanissimi. L’orrore della guerra visto da una prospettiva estremamente interessante.

Luca Cognolato e Silvia Del Francia, 
Una giusta distanza, 
Einaudi Ragazzi, 
12 euro