Ambiente: Cavour conta l'inserimento di cinque esemplari

Alberi monumentali: 63 nuovi ingressi

In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, che si celebra il 14 marzo, il Piemonte rinnova il proprio impegno nella tutela del patrimonio arboreo con un importante aggiornamento dell’Elenco regionale degli Alberi Monumentali. Sono 63 i nuovi esemplari censiti, veri e propri monumenti viventi, che arricchiscono il paesaggio e raccontano la storia del territorio.
In un’epoca in cui il rapporto tra uomo e natura è più che mai al centro delle sfide ambientali, questa celebrazione diventa un’occasione per riflettere sul valore della nostra eredità verde: la regione, con i suoi 378 giganti secolari, si conferma un territorio di straordinaria ricchezza naturale, dove gli alberi monumentali non sono solo testimoni del passato, ma radici profonde del futuro.

Con le nuove aggiunte, l’Elenco regionale giunge dunque a 378 alberi monumentali distribuiti in 216 comuni piemontesi situati prevalentemente nei territori del Torinese (83), del Cuneese (41), dell’Alessandrino (28) e del Vco (22). 

Tra i comuni che hanno fatto la parte del leone figura Cavour, con ben cinque esemplari che entrano in questa speciale graduatoria: figurano un Carpino, un Libocedro, due esemplari di Farnia e un Pioppo cipressino.

«La tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio arboreo sono fondamentali per la salvaguardia della biodiversità e dell’identità del nostro territorio piemontese e dobbiamo adoperarci per garantirla. Censirli e renderli parte attiva del nostro territorio significa anche rafforzare l’identità piemontese». Così l’Assessore alla Biodiversità Marco Gallo ha annunciato l’inserimento dei nuovi esemplari nell’elenco. «Un legame indissolubile tra alberi e paesaggio: gli alberi monumentali non sono solo elementi naturali di grande pregio, ma autentici custodi del paesaggio. Modellano il territorio, segnano antiche vie e giardini storici, e sono spesso legati a tradizioni locali e memorie collettive. Il loro valore va oltre l’aspetto botanico: rappresentano identità culturale, biodiversità e resilienza, in un’epoca in cui il cambiamento climatico e l’urbanizzazione minacciano l’equilibrio ambientale».

A seguito di segnalazioni pervenute tra l’autunno 2022 e gennaio 2024, la Regione Piemonte con il supporto dell’Ipla, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, l’Università di Torino e le Sovrintendenze, ha valutato i requisiti di monumentalità. Il processo si è concluso con l’inserimento ufficiale dei nuovi esemplari nell’Elenco regionale. 
Le caratteristiche considerate per il censimento sono l’età e le dimensioni della pianta, la forma e il portamento, il valore ecologico, la rarità botanica, l’architettura vegetale, il pregio paesaggistico e il pregio storico-culturale-religioso. 

Tra i nuovi alberi censiti si rilevano piante di particolari dimensioni, tra cui un libocedro con una circonferenza di 5,90 metri a Varallo Pombia (No); un abete rosso di 5,28 metri a Crevoladossola (Vco); un abete bianco di 5 metri a Valdieri (Cn) all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime; e un viale a doppio filare di 163 robinie a Castelnuovo Don Bosco (At).

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