Busca: Il Comitato “No Cava” e Legambiente accendono il dibattito

A San Vitale “questa cava non s’ha da fare”

“Questa cava non s’ha da fare”. È questo il forte messaggio che da qualche anno si sta levando da frazione San Vitale per impedire la realizzazione di una “cava di inerti”: definizione generica per indicare un’opera sulla quale ancora oggi si sa poco. 

L’argomento, ad un anno di distanza dalla campagna elettorale, è tornato nuovamente sotto la lente di ingrandimento ed ora rischia di coinvolgere anche realtà situate nei paesi limitrofi. Il comitato “San Vitale No Cava” ha voluto fare il punto della situazione in una serata informativa svoltasi lo scorso 22 aprile, alla quale ha partecipato anche buona parte del Consiglio comunale e della Giunta di Busca

L’eccessivo consumo di suolo, le problematiche sulla viabilità, la poca chiarezza in merito all’evolversi del progetto, il pericolo di possibili contaminazioni delle falde acquifere sono stati i maggiori argomenti trattati da Gianfranco Peano, referente del circolo di Cuneo di Legambiente, e dai consiglieri di minoranza del Comune di Tarantasca Giacomo Allione e Silvia Taricco, intervenuti nel corso della serata assieme alla portavoce del Comitato Laura Mandaglio, alla ex consigliera comunale Silvia Gollè e al rappresentante del Comitato “Vivere la Costituzione” Carlo Banchini. 

Intanto, i frazionisti si dichiarano pronti a procedere anche per vie legali: circa una settimana fa, infatti, i frontisti della strada vicinale “Basilio” (via che potrebbe essere allargata ed asfaltata per permettere il transito dei mezzi pesanti in entrata ed in uscita dalla cava) hanno fatto partire una diffida al Comune di Busca nei confronti di qualsiasi azione che in futuro potrebbe interessare la strada in questione. 
(nell'immagine, la serata del 22 aprile e il terreno dove potrebbe sorgere la futura cava di inerti)

La notizia completa è in edicola sul Corriere di Saluzzo di giovedì 1 maggio.