Vangelo

Il Vangelo della Domenica

Passione secondo San Giovanni  21,1-19

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.        (...)

3ª DOMENICA DI PASQUA (C)

Diciamolo subito, perché non ci siano equivoci: il brano di oggi è un testo che usa il linguaggio biblico, non giornalistico. I racconti di fatti realmente successi sono impastati e impregnati di simbolismo. Se la scorsa domenica l’insistenza era sull’importanza degli incontri nell’ottavo giorno, oggi la manifestazione di Gesù è in un giorno feriale. Là dove vivo, dove lavoro, dove allaccio o riallaccio legami anche nel suo nome, egli viene a cercarmi, si manifesta, mi parla, mi guida, mi accoglie. 
Pietro e gli altri sei apostoli, saliti sulla barca dei pescatori, rappresentano l’intera comunità cristiana, chiamata a “pescare gli uomini”. Il mare e la notte rendono le fatiche prive di frutti. Accadde ai discepoli, come accade a noi. Con il Signore arriva la luce dell’alba, e la sua parola li raggiunge e li guida. Anche se è già nella gloria del Padre (la riva di terraferma), Gesù è sempre con i discepoli, tutti i giorni, e la “pesca” sulla Sua parola può diventare non solo abbondante, ma completa, come suggerisce il riferimento al numero dei pesci raccolti dalla rete. Ed è Pietro che la trascina a terra senza strapparla, è a lui che è stata affidata la missione di custodire nell’unità i credenti. Il banchetto, poi, è il simbolo della conclusione della storia della salvezza. 
L’ultima parte del brano descrive la missione di Pietro, chiamato a pascere il gregge del Signore. Se erano stati tre i rinnegamenti, la misericordia li riprende uno ad uno. Così fa Dio: riprende ciascuna delle mie cadute e le rialza con l’esagerazione del suo amore. Per tre volte Gesù gli chiede: “Sai amarmi di più?”. La risposta fa i conti con la fatica del cammino, che non risponde ad un superficiale entusiasmo o ad una formale dottrina, ma che ha bisogno di maturare nei tempi del cuore. Allora diventerà “sequela”. 
Questa dovrà essere la missione di Pietro: un ministero di amore speciale, grande, quasi infinito per il suo Maestro, trasparenza di quell’amore del Padre per il mondo, per ciascuno dei suoi figli. Sarà una perenne sorgente di amore, per il Signore e per i fratelli. Il mondo intero, nutrendosi di questo amore, sarà attratto da Cristo Gesù e imparerà a custodire i germogli di un mondo di pace e di amore. È la strada di Pietro, strada della Chiesa, strada mia, oggi e sempre. 
Buona domenica.