Calcio: Un settore giovanile, quello granata, sempre più ambizioso

Il ritorno di Nino Amoroso al Saluzzo

Il settore giovanile del Saluzzo riaccoglie Carmine Amoroso

Ritorno a casa per Carmine Amoroso (che tutti conoscono come Nino), chiamato ad allenare la formazione regionale dei 2010 del Saluzzo, dopo cinque anni trascorsi a Busca da tecnico dei Giovanissimi provinciali e regionali.

Amoroso, da giocatore era un’ala sinistra con il vizio del gol (sempre in doppia cifra). Molti di testa, fino a meritarsi il soprannome napoletano di “capocchione”. Partito dal Nola, squadra di serie C, giocatore della Beretti, convocato anche in C1 ai tempi di Aldo Bet allenatore, si trasferisce a Saluzzo per motivi di lavoro e milita in alcune squadre della zona prima d’intraprendere la carriera da allenatore nel settore giovanile nel Manta.

Nel 2003, il passaggio al Saluzzo del presidente Piero Calandri, di Vittorio Zaino allenatore della prima squadra e di Giorgio Pagliero responsabile del settore giovanile. Tanta esperienza al servizio di scuola calcio e Pulcini per poi passare agli Allievi regionali. Poi vice in Serie D prima con Delvecchio e poi con Scola.

Molte stagioni con le squadre regionali Juniores e Allievi. Sempre sul podio, viene simpaticamente paragonato a Toto Cotugno, “eterno secondo” al Festival di Sanremo. In totale, nove anni in granata, ormai una maglia cucita sulla pelle, prima di esperienze (spesso vincenti) con Busca, Olimpic Saluzzo, Vallepo. Nei cinque anni di Busca allena i Giovanissimi (regionali e provinciali), con i quali vince anche un campionato 2009.

Il ritorno in un Saluzzo con un settore giovanile sempre più ambizioso, era nelle cose ed è stato quasi naturale, nonostante il forte legame che si era creato con il Busca. Ora, Nino guida la squadra Allievi regionale, ai quali trasmetterà la sua consolidata esperienza e la grande passione per il calcio.