: Progetto da 736 mila euro, servirà gli ospedali di Saluzzo e Savigliano

Una cucina da 2 mila pasti al giorno

Tour dell’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, giovedì mattina 13 maggio, nei locali rinnovati del centro cottura situato al piano interrato dell’ospedale di Saluzzo, un intervento finanziato da Amos, l’azienda pubblico-privata partecipata dall’Asl Cn1, che gestirà il servizio. La cucina preparerà inizialmente 370mila pasti all’anno: 116 mila circa per l’ospedale di Saluzzo (degenti e personale), 202 mila per l’ospedale di Savigliano ed i restanti per la casa di riposo di Racconigi e e comunità alloggio di Racconigi e Cussanio. Ma potrà arrivare fino a 2 mila pasti al giorno, circa 700 mila l’anno. Oltre a servire pasti di elevata qualità sia per quanto riguarda le materie prime, a km zero o poco più, sia per la preparazione (superando lo stereotipo della “triste mensa d’ospedale”), il costo della giornata alimentare applicato da Amos all’Asl Cn1, 11,30 euro, è anche competitivo dal punto di vista economico.
Il centro cottura è già operativo con la preparazione delle colazioni e dei pranzi e nei prossimi giorni si trasferirà da Savigliano a Saluzzo la “brigata” di 24 addetti che si occuperà di produzione e distribuzione; altri 14 operatori resteranno a Savigliano.
A tre anni esatti dall’avvio del progetto di riqualificazione della cucina dell’ospedale di Saluzzo (era il 7 maggio 2018), l’intervento realizzato da Amos arriva a completamento nonostante la pandemia e dopo le traversie iniziali legate ad imprevisti nei lavori di ristrutturazione che avevano fatto lievitare i costi e causato il ritiro della ditta incaricata dei lavori, con conseguente slittamento dei tempi di del cantiere.
Il progetto di riunire in un’unica sede la preparazione dei pasti per gli ospedali di Saluzzo e Savigliano, con l’obiettivo di eliminare i doppioni e realizzare economie di scala, era stato voluto dall’allora direttore generale dell’Asl Cn1 Francesco Magni. Amos ha investito nel progetto 736 mila euro: 511 mila per lavori e 225 per le attrezzature che comprendono 5 celle frigorifere per le diverse derrate alimentari; due forni con capacità di 20 teglie grandi, 2 bollitori da 300 litri, 2 brasiere per la cottura degli arrosti da 120 lt, un cuocipasta a ribalta per cuocere 10 kg di pasta; in un locale a parte è attrezzata una cucina dietetica per il confezionamento di menu personalizzati.

Nella foto il responsabile del centro cottura di Saluzzo con l'assessore regionale Icardi e il consigliere Demarchi