Acchiappamostre di Anna Cavallera

La mostra della settimana

«Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring», è la grande mostra che la Reggia di Venaria dedica all’opera di Fernand Léger e agli artisti che, a partire dagli anni Sessanta, hanno dato vita al movimento dei Nuovi Realisti. Oltre trenta lavori del maestro francese – tra dipinti, sculture e ceramiche – vengono affiancate a quelli dei protagonisti assoluti della scena internazionale come Yves Klein, Martial Raysse, Daniel Spoerri, Niki de Saint Phalle, Robert Indiana, May Wilson, Gilbert & George e Keith Haring, per un totale di settanta capolavori in mostra.
Il percorso espositivo si sviluppa nelle Sale delle Arti della Reggia e mette in evidenza temi centrali per la ricerca artistica del Novecento: la relazione con l’oggetto quotidiano, l’interpretazione della società del tempo libero, la dimensione pubblica dell’arte e la volontà di costruire un linguaggio accessibile, in grado di dialogare con il presente. Significativo il legame con Pierre Restany, critico d’arte che nel 1960 coniò l’espressione “Nuovi Realisti” proprio in omaggio a Léger, riconoscendo in lui un precursore di questa sensibilità. 
Dopo le fortunate tappe al Musée National Fernand Léger di Biot e al Musée du Luxembourg di Parigi, l’esposizione arriva in Piemonte arricchita da nuovi prestiti, tra cui un nucleo di opere di Niki de Saint Phalle provenienti dal MAMAC di Nizza, come “Joséphine Baker” e la “Fontana con le quattro Nanas”. Un’occasione unica per osservare da vicino il dialogo tra Léger e artisti di generazioni successive, in un intreccio che abbraccia le avanguardie europee, la Pop Art americana e la scena artistica degli anni Settanta e Ottanta.
Fino al 1° febbraio 2026; orari: da martedì a venerdì: 9.30-17; sabato, domenica e festivi: 9.30-18.30. Lunedì Chiuso.

Altre mostre
Per il nono anno consecutivo e, per la prima volta negli spazi dell’Ipogeo della Rotonda del Tabucchi dell’Accademia Albertina delle Belle Arti, torna la nuova edizione della World Press Photo Exhibition 2025, il prestigioso appuntamento annuale con il meglio del fotogiornalismo internazionale, un archivio vivente del periodo in cui viviamo.
La mostra, visitabile fino all’8 dicembre 2025, presenta i lavori vincitori del World Press Photo Contest 2025, selezionati tra più di 59.000 fotografie inviate da 3.778 autori provenienti da 141 paesi. A valutare i progetti, una giuria indipendente composta da 31 esperti del settore, chiamati a individuare gli scatti più incisivi, capaci di raccontare la realtà con rigore, sensibilità e forza visiva. L’allestimento torinese si conferma tra le tappe più attese per scoprire i lavori firmati dai fotoreporter delle più importanti testate internazionali, tra cui National Geographic, BBC, CNN, Le Monde ed El País.
Particolarmente toccante è l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year, realizzata dalla fotografa palestinese Samar Abu Elouf, che ritrae Mahmoud Ajjour, un giovane ragazzo palestinese rimasto gravemente ferito a Gaza durante un attacco dell’esercito israeliano, ora rifugiato in Qatar. Lontana da ogni artificio, la fotografia svela una quotidianità spezzata, raccontando la dignità di chi cerca di ricostruire la propria infanzia dopo la perdita. Il ritratto di Mahmoud, che impara a vivere utilizzando i piedi al posto delle braccia mutilate, si fa simbolo di una generazione segnata da questa grande tragedia umanitaria.
Info: https://www.worldpressphoto.org/calendar/2025/torino-italy

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Dal 22 ottobre, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la retrospettiva «Chiharu Shiota: The Soul Trembles», ideata da Mami Kataoka e curata con Davide Quadrio. 
Disegni, fotografie, sculture e installazioni ripercorrono l’opera dell’artista giapponese, celebre per le sue architetture di fili intrecciati che trasformano lo spazio in ambienti sospesi e suggestivi. Il percorso esplora temi universali come memoria, identità, vita e morte, restituendo un linguaggio poetico e inquieto al tempo stesso. Una mostra immersiva che invita a riflettere tra ricordi, sogni e connessioni intime e universali.