Via che vai di Anna Maria Faloppa

Traversa del Quartiere

Semplicemente “traversa del Quartiere”, e non via traversa come spesso si legge, è denominata formalmente la scorciatoia, che si apre di fronte al mulino di San Martino e raggiunge  via Monviso sul retro del Quartiere di cavalleria, a quell’epoca privo di porte sul vicolo.
La deliberazione del Consiglio comunale risale al 4 giugno 1850, ma la strada ha presumibilmente un’origine molto più remota, non solo perché appare preesistente a quell’ala della Caserma, che si allinea ad essa, ma anche perché risulta leggibile nelle antiche mappe come la prosecuzione fra i campi di via San Rocco oltre le mura trecentesche, in grado di offrire un efficace collegamento con la via di Asti (ora via Monviso e via Circonvallazione), a sua volta medievale circonvallazione est-ovest della città percorsa da molti traffici verso la valle Po e la valle Bronda.
Per questa sua posizione, la traversa costituiva anche un efficace passaggio da e verso le campagne per gli utenti del moullin de saint Martin, a due ruote, documentato fin dal 1191 e citato  nel Consegnamento del 9 novembre 1549 come appartenente al demanio marchionale.  
Secondo quanto riferisce Delfino Muletti, il molino era il quarto che s’incontrava lungo il bedale del corso “ainsi que l’eau descend” e  macinava sestieri e sestieri di grano, da ciascuno dei quali era prescritto doversi ricavare farina bastante per almeno ottanta pani da una libbra (circa hg 3,80). Il diritto di mulenda  dei Marchesi era di una mina (ossia 1/2 sestiere) ogni undici; è da tener conto che la mina di frumento puro e pulito doveva pesare almeno due rubbi (circa kg 18,44) secondo l’editto del 1401 del marchese Tommaso III. 
Nella sua Statistica (vol.II-1835) Giovanni Eandi riferisce che in Saluzzo si producevano tradizionalmente tre qualità di pane, annotando minuziosamente i nomi tipici delle forme: pane di grissino sottile, todeschini, miconetti, pane francese, navette e miconi costituivano la prima scelta; seguivano le grissie e infine il pane bruno.