Tornerà a riunirsi, mercoledì 30 aprile, il Consiglio comunale. Una seduta che giunge a distanza di quattro mesi dall’ultima. Tra i dieci punti all'ordine del giorno, figurano quattro interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza su altrettante tematiche di stretta attualità per i cittadini.
Parcheggi blu
Il 22 febbraio 2026 scadrà l’appalto per il servizio e la gestione di 240 stalli della sosta dei veicoli a pagamento. Un tema da sempre molto discusso in città, che ha caratterizzato la giunta Oderda per aver scelto di andare avanti con l’introduzione dei parcheggi a pagamento nonostante la mobilitazione cittadina che aveva portato alla raccolta di oltre 2500 firme contrarie.
Spiega il consigliere Andrea Maero: «In un’ottica di corretta programmazione, i mesi che intercorrono al prossimo rinnovo del contratto di appalto per gli stalli blu non sono molti e quindi crediamo giusto che la maggioranza, dopo 5 anni, faccia un bilancio e manifesti le proprie intenzioni per il futuro».
Sottopassi ferroviari
Un’opera molto discussa (sulla quale ritorniamo anche sul numero del Corriere in edicola da giovedì 1 maggio), e che, a detta dei quattro consiglieri di opposizione, appare sempre più calata dall’alto, senza tenere conto delle esigenze del territorio e che prevede anche la firma di una convenzione proposta da Rfi, già esclusa dal dibattito in Consiglio comunale in forza di una delibera della giunta Oderda che ora è al vaglio del Tribunale Amministrativo Regionale per l'impugnativa di alcuni cittadini che chiedono il passaggio nella sede consiliare.
Il gruppo di opposizione interroga la maggioranza per sapere quanti incontri si siano tenuti con Rfi per discutere modifiche migliorative al progetto dei sottopassi e perché delle previsioni che il sindaco Oderda aveva fatto in un lontano Consiglio comunale dell’ottobre 2020, come la carrabilità di via Santa Maria/via Tagliata, non è stato ottenuto nulla.
Viene anche chiesto di spiegare perché non sono state apportate modifiche alla bozza di Convenzione proposta da RFI, anche alla luce delle segnalazioni ripetutamente pervenute dalla Provincia di Cuneo e perché la giunta Oderda ne abbia volutamente escluso il passaggio in Consiglio comunale.
Precisa la capogruppo Patrizia Gorgo: «La Provincia di Cuneo, da tempo, afferma che la strada interessata dal sottopasso su corso Regina Elena/via Caramagna verrà dismessa al Comune. Riteniamo quindi giusto capire quanto peseranno sui cittadini i costi di gestione della strada e delle opere di controllo connesse al sottopasso. Chiediamo anche precisi chiarimenti sulla bozza di convenzione proposta da Rfi, perché altri Enti, nella nostra medesima situazione, l’hanno discussa e votata in Consiglio comunale e perché davanti alla impugnativa proposta da alcuni cittadini, la giunta Oderda ha scelto di resistere in giudizio quando sarebbe stato sufficiente procedere ad una revoca in autotutela della delibera a favore del passaggio della bozza di convenzione in Consiglio comunale».
Lavori di messa in sicurezza del territorio
L’opera di mitigazione dei problemi di allagamento a sud di Racconigi è stata finanziata, ma la minoranza chiede ragguagli sui tempi di consegna dei lavori quale sia stato l’avanzo a seguito del ribasso a base d’asta e se sia intenzione, vista l’importanza strategica di quest’opera un prolungamento che consenta il collegamento con il canale Macra Vecchia, più conosciuto come canale del “Martinetto”.
Tagli ai Comuni per il periodo 2025-2029
L’Amministrazione Oderda ha già provveduto a quantificare una stima dell'importo complessivo dei tagli che interesseranno il Comune di Racconigi? Sono state predisposte strategie finanziarie per garantire comunque i servizi essenziali e la realizzazione delle opere pubbliche programmate?
«Per Comuni di media dimensione come Racconigi potrebbe verificarsi una sensibile contrazione delle risorse disponibili, incidendo sui servizi erogati alla cittadinanza e sulla programmazione degli investimenti futuri. Motivo per cui è importante sapere come la maggioranza intenda farvi fronte e se intende sollecitare, anche attraverso Anci o in altre sedi istituzionali, un ripensamento delle misure adottate dal Governo», sottolinea il consigliere Federico Soldati.
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