Saluzzo: Mercalli: «Puntare su sole, acqua e vento anziché sul nucleare»

Quale futuro per il clima?

«Il clima di oggi è malato, ha una febbre di un grado e mezzo in più. O ci attiviamo, oppure ci avviamo verso una vita sempre più ostile. 
E quante volte possiamo sopportare, in un territorio, gli eventi estremi? Quando diventa un ciclo continuo, non si hanno più i soldi per tirarsene fuori». 

È il climatologo Luca Mercalli a raccontare il volume “Breve storia del clima in Italia”, edito da Einaudi.
Ospite della rassegna Trame di Quartiere nella serata di martedì 3 giugno, Mercalli traccia un bilancio storico ma anche programmatico della situazione climatica, in Italia e nel mondo. 

In dialogo con Alberto Gedda, della sua ultima opera divulgativa («un progetto nato iniziato quarant’anni fa») spiega: «Ho percepito la necessità di mettere ordine, in un settore della ricerca scientifica che meritava una sintesi unitaria: l’Italia è un paese di archivi, ma le informazioni sono sparse in documenti differenti. In questo senso internet offre grandi opportunità».

Se in passato i fattori “forzanti” del cambiamento climatico erano massicce eruzioni vulcaniche, il sole e la variazione dell’estensione dei grandi ghiacci polari, oggi il quadro si complica. Il fattore che, attualmente, opera in modo intensivo sull’ambiente e perciò sul clima, siamo noi: è l’aumento di gas serra, generato dall’attività umana a partire dalla rivoluzione industriale. 



La notizia completa in edicola sul Corriere di Saluzzo di giovedì 12 giugno 2025.